martedì 24 luglio 2012

la libertà di leggere (non)

Eccolo!!!
certo che è ancora graficamente triste stò blog

In questi giorni ho avuto la fortuna di conoscere diversi colleghi blogger (passatemi il termine, ormani posso annoverarmi tra essi), alcuni dei quali si sentono offesi dal fatto che nessuno legga quello che scrivono o che saltino post o articoli senza una regola fissa.
A queste parole mi sono venuti in mente i 

10 DIRITTI IMPRESCINDIBILI DEL LETTORE di Pennac:

I.   Il diritto di non leggere
II.  Il diritto di saltare le pagine
III. Il diritto di non finire il libro
IV. Il diritto di rileggere
V.  Il diritto di leggere qualsiasi cosa
VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
VII. Il diritto di leggere ovunque 
VIII. Il diritto di spizzicare
IX. Il diritto di leggere a voce alta
X.  Il diritto di tacere

più di così, non saprei cosa dire.....

Nonostante la sua francesità, Pennac in "Come un romanzo" riporta sfaccettature di vita che mi riguardano da vicino per quel che riguarda il rapporto con il libro.
La mia famiglia non è quella che si può dire dedita alla lettura; mia madre si ritirava in camera a leggere alberate di "Armony", sperando di evadere dal tetro cielo milanese, mio fratello leggeva/legge quasi esclusivamente saggi di filosofia (edddai!!), mio padre non ha mai finito neanche il libretto delle istruzione del registratore e io invece, da piccolino amavo perdermi nelle onde immaginifiche che le parole scritte sapevano trasmettermi, ma, non sò assolutamente quando, questo incantesimo si è sgretolato.
E' anche vero che non sono stato stimolato al piacere semplice della lettura o dell'ascolto di una narrazione prima della nanna, all'interno della mia famiglia; non ho nessuna immagine dei miei in salotto la sera a leggere un libro avendo come sfondo in una stanza soffusa, non la tv fantozianamente accesa ma, una luminosa parete bianca solcata dalle ombre di viaggiatori onirici che maledicono la clessidra ostile che imperterrita toglie loro il tempo del viaggio.
Più leggono, meno possono leggere.

Nel tempo sono diventato come quel bambino, all'inizio del racconto/saggio di Daniel, (ormai siamo in confidenza) che si addormenta sopra le pagine del libro. La stanchezza di dover affrontare quel muro di parole aveva la capacità di stendermi con azione preventiva. La pigrizia ha avuto molte volte il sopravvento e tutt'ora esercita la sua forza ostracista in molti campi diversi, vedi ad esempio la grafica del blog (........e comunque adoro stare sotto!!).

Recentemente la mia brama di riprendere a viaggiare tra le virgole e le parentesi ha fatto sì che le mie mani riprendessero contatto con quella singolare carta d'imbarco che ti permette di non pensare al peso del bagaglio che ti porti dietro. Tutto è concesso e tutto è consentito; le dimensioni dipenderanno dalla bravura del pilota che ti guiderà tra le lettere.

Si scopre così che non tutti i modi di pilotare quei caratteri neri ci creano emozioni, immagini e ricordi. Impariamo a selezionare, impariamo a troncare un viaggio che non ci porterebbe da nessuna parte, impariamo che delle volte continuare ad avanzare ci porta invece, con sorpresa in posti inaspettati..............insomma saremo liberi di salire e scendere senza fermarci.............





lunedì 9 luglio 2012

     eccolo!

e alla fine ci sono arrivato anche io

Il mondo sentiva il bisogno di un altro, l'ennesimo blog non seguito da nessuno se non il "proprietario", le eventuali "ex" e i più che eventuali nuovi fidanzati delle suddette "ex"?

Sinceramente no!
ma menefotto altamente....................almeno adesso ho una cosa in più che posso fare quando mi annoio alla morte.

Devo dire però, che il nome che ho scelto mi piace molto, dà un tocco di mistero al tutto;
chi ha sparato?
ma soprattutto a chi hanno sparato?
                                                  .......................misteri della fede!

Sono già stanco, per oggi basta così......
                                                 ..........non rimandare a dopo, quello che potresti fare domani